Più di un secolo fa, agli inizi del Novecento, i nonni dei nostri nonni, hanno costruito questa casa in quartiere che allora, segnava il confine tra la città e la campagna. Il quartiere si chiamava “ngegna”, in onore di un complesso arnese che permetteva l’estrazione dell’acqua. Una zona in cui urbano e agricolo si univano, come nelle storie dei suoi abitanti.
Da allora questa casa è stata abitata da persone con una antica tradizione contadina, ma che volgevano il proprio sguardo alle attività ed alla cultura cittadina. Il nonno Antonio, costruttore della casa, aveva molti figli. La maggior parte di loro ha deciso di non sposarsi per vivere a pieno la propria individualità. È qui che la casa è diventata “la casa degli zii” abitata da persone originali e stravaganti, che davano spazio alla loro creatività……
Nella generazione successiva la tradizione si è conservata e questa casa è stata abitata dalla nostra zia Rosetta, a cui è dedicato il bed and breakfast, una persona quantomai originale e fuori dagli schemi, che ha sempre lasciato alla fantasia e alla creatività un ruolo molto importante nella sua vita. La casa era un punto di ritrovo per i familiari e gli amici che volevano lasciarsi trasportare dai racconti fantastici che Rosetta sapeva inventare, per viaggiare con la mente.
Ad oggi un altro Antonio ha raccolto l’eredità della casa, il pronipote del costruttore, di cui ha ereditato anche il nome. Egli ha voluto valorizzare la tradizione degli zii, fatta di accoglienza, di racconti e di piccole cose, trasformandola in un luogo in cui chi è in viaggio possa sentirsi a casa, e chi è a casa possa sognare con la fantasia.
Antonio, insieme ai suoi instancabili amici e collaboratori, ha dato nuova vita a vecchi oggetti che sembravano non avere più uno scopo. Così gli scuri delle finestre sono diventati dei capienti armadi, le vecchie e sgangherate porte sono diventate delle moderne porte scorrevoli, un sottoscala buio e angusto è diventato un luminoso bagno, un antico magazzino in quota è diventata una simpatica camera da letto per i bambini o per chi si sente ancora giovane, una bussola di ingresso è diventata un bellissimo armadio, gli intonaci delle volte a stella e a botte sono stati completamente restaurati.
Il lavoro di restauro è stato fatto non solo per l’amore per il passato e lo spirito conservativo del pronipote Antonio, ma anche e soprattutto per permettere agli ospiti di assaporare la tradizione mesagnese e fare un incantevole tuffo nel passato.
A casa di Rosetta potete trovare tutto questo: tradizione, accoglienza, creatività e una grande cura per gli ospiti, che onora non solo la cultura della famiglia, ma anche la cultura locale.